La Presidente e la vice incontrano le sorelle in Etiopia

La testimonianza di Madre Abrehet, orsolina e superiora locale in Etiopia

 

“Lodate il Signore:

è bello cantare al nostro Dio,

dolce è lodarlo come a Lui conviene”.

(Sal147, 1)

 


Il 6 novembre 2019 sono arrivate dall’Italia in Ethiopia Valeria Broll, nuova presidente della Compagnia di Sant’Orsola Istituto Secolare di Sant’Angela  Merici, insieme all’ex presidente Maria Rosa Razza.

Le abbiamo accolte con gioia  e fraternità ad Addis Abeba-Bole nella comunità “Regina Pacis”, sede della nostra Delegazione.

Nei giorni seguenti il gruppo delle Angeline  si è riunito con le sue responsabili nella sala della nostra casa di delegazione. Con loro ha potuto partecipare anche Freweini, una giovane Angelina dell’Eritrea, arrivata da Asmara e che in questi giorni è qui con noi  per motivi di salute.

Secondo il gruppo, sono stati giorni molto belli di crescita e hanno trovato valido aiuto per vivere Ia loro Consacrazione con fedeltà e profondità in mezzo ai fratelli nel mondo.

Tra il gruppo c’era Tiblez Kahsay, una sorella che si preparava alla sua consacrazione a Dio.

Il giorno 9 novembre 2019 alle ore 10.00 nella cappella della delegazione si è svolto il rito della Consacrazione a vita di Tiblez Kahsay, durante la celebrazione eucaristica presieduta da Abba Bazezew, Superiore dei Padri Cistercensi.

Erano presenti le Angeline e un buon numero di Orsoline delle comunità di Bole, Gerji e Shola  che hanno animato la Liturgia con i canti.

Nella omelia il celebrante ha parlato in modo molto profondo e pratico della vita consacrata, e in particolare  dei tre voti. Tra l’altro ha detto:

«Dio ha scelto ciascuno di noi per pura gratuità, senza nessun nostro merito. Se la nostra vita non è fondata sulla salda roccia che è Cristo, chi ce la fa fare stare in convento, pronunciare i tre voti, se non c’è la vita? Che valgono il mio studio, il mio diploma, la mia laurea, se non vivo una profonda unione con Cristo? Siamo chiamati per essere santi e santificare gli altri con intensa preghiera e testimonianza di vita».

Dopo la predica Tiblez ha pronunciato il suo “Sì” a vita, a Dio, e ha posto la sua firma sull’altare.

Alla fine della Messa, ci sono state le foto  insieme al celebrante e in seguito il pranzo per tutte le partecipanti, nella semplicità e fraternità dell’Orsolina di M.V.I. di Gandino.

Le  Angeline sono state molto contente, hanno ringraziato l’Istituto per l’alloggio e per l’accoglienza.

Ci hanno ripetuto: :”Essere accolte da voi, ci fa sentire a “casa”. Ci sentiamo sorelle nella sequela dell’unico carisma della comune Madre Sant’Angela, nella diversità e complementarietà della forma di vita”.

Maria la donna del “Sì” ci aiuti ad essere veramente persone di Dio.

Suor Abrehet Kahsay