“Discernimento e accompagnamento vocazionale oggi”

Si è svolta a Roma, a fine Ottobre 2022 l’Assemblea della C.I.I.S. e vi ho partecipato quale delegata ‘provvisoria’.
Dopo l’introduzione dei lavori da parte della Presidente ha parlato Don Fabio Rosini affrontando il tema: “Le difficoltà di una proposta di consacrazione nell’attuale contesto storico”.
Nella vita, che è un viaggio, a suo avviso ci sono solo due tipi di persone: i pellegrini, che vanno verso una meta, e i fuggiaschi, che scappano. Ci ha invitati a non fare le vittime, anche se siamo consapevoli che l’analisi della situazione attuale è triste, ma a vivere in pienezza il nostro battesimo. Tra le 10 Parole la più importante per noi è la seconda: “Non nominare il nome di Dio invano”, corriamo infatti il rischio di invocare il nome del Signore a vuoto (esempio delle scatole belle esternamente, ma vuote) e di non essere sé stessi fino in fondo. Questo ci impedisce di essere dei testimoni e di proporre uno stile di vita che, nell’ordinario, vive e comunica una forte esperienza di Dio. Ricorda la sua esperienza di malattia e afferma che ora deve accettare la debolezza e il messaggio che Dio gli manda: “Ora evangelizzi come dico io, non come dici tu”.
I nostri nemici sono l’avidità, il possesso e l’avarizia. Dobbiamo imparare a staccarci dalle cose (così si diventa incisivi!), saper valorizzare quello che già c’è, prendendo la propria croce e accogliere, accogliere sempre, lasciando operare Dio.
Conclude con un breve testo di Rabbi Hillel: Se non io, chi? Se non qua, dove? Se non ora, quando? Se non c’è un uomo … tu sei un uomo.
Il giorno successivo cinque giovani di diversi Istituti Secolari hanno presentato la loro esperienza personale, inserita in diversi ambiti. Sono state esperienze significative: quattro provenivano dall’Azione Cattolica e dall’impegno in parrocchia e una dal mondo della discoteca.
E su queste provocazioni si è poi lavorato nei gruppi, che hanno affrontato 5 tematiche:
– Il rapporto con Dio
– Il Lavoro
– Gli impegni extraprofessionali
– La formazione
– La relazione fraterna e intergenerazionale.

La sintesi ha avuto come “filo rosso” il tema delle relazioni e l’importanza di vivere fino in fondo il Battesimo.
Infine ci si è confrontati per individuare i futuri percorsi di riflessione. Si troveranno maggiori informazioni nel prossimo numero della rivista “INCONTRO”.

Maria R.

“Dagli Istituti Secolari la freschezza della profezia”

«Un’occasione di comunione, confronto e approfondimento». È stata tutto questo la Giornata di studi dal titolo «La profezia della consacrazione secolare», svoltasi il 24 settembre scorso presso il Teatro Rosetum a Milano e articolatasi in più qualificati interventi. Assise annuale per riflettere sul cammino degli Istituti secolari, ma particolarmente significativa in questo 2022, per il 75mo anniversario della Costituzione apostolica Provida Mater Ecclesia (2 febbraio 1947), con cui Pio XII approvò la nuova forma di vita consacrata nel mondo.

Qui di seguito vi proponiamo l’intervento del prof. Giuseppe Buffon ofm, Ordinario di Storia della Chiesa Pontificia Università Antonianum- Roma dal titolo “Verso una Storia della Provida Mater e degli Istituti Secolari. Da iter cononico-giuridico a laboratorio di dialogo Chiesa-mondo”, dal quale poter cogliere alcuni tratti della storia degli Istituti Secolari con un piacevole richiamo a Sant’Angela Merici  quale figura decisiva sulla via del riconoscimento degli Istituti Secolari

“Compleanno” di Compagnia 2022

BRESCIA 25 novembre  2022 – Compleanno di Compagnia

487° Anniversario di Fondazione  della Compagnia di Sant’Orsola

“Unite insieme nello spirito della nostra fondatrice S. Angela Merici che, in obbedienza allo Spirito Santo, 487 anni fa, fece fiorire a gloria di Dio questa forma mirabile di vita, siamo tutte invitate  a partecipare o a seguire online, con cuore grande e riconoscente questo appuntamento.”

https://www.youtube.com/user/vocemedia/

https://www.facebook.com/lavocedelpopolobrescia/

Per informazioni e/o prenotazione soggiorno
CASA S.ANGELA – Via Martinengo da Barco 4 – 25121 Brescia
tel. e fax 030.47230 – e-mail: casa@angelamerici.it

 

Alleanze Generazionali – nuovo percorso formativo

Segnaliamo volentieri una proposta che ci è stata comunicata dal Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali (della Cei).

Il 25 ottobre inizia un percorso di formazione online rivolto, in questa fase, ai giovani interessati a partecipare alle alleanze generazionali.

Il percorso propone momenti di incontro e di ascolto nello stile del metodo sinodale su come i giovani vivono la crisi energetica e la guerra in corso, e quali buone pratiche cercano di attuare per rendere il loro stile di vita più attento ai richiami della DSC e dell’ecologia integrale.

Guerra, crisi energetica e stili di vita sono i temi che faranno da filo rosso al percorso che, attraverso 4 incontri e 3 laboratori, permetterà ai giovani di dare il loro contributo alla riflessione e al cambiamento. Gli incontri si svolgeranno il 25 ottobre, il 22 novembre, il 23 gennaio e il 7 marzo alle 20.30.

Assemblea CMIS 2022

“Ho avuto l’opportunità di partecipare a Roma, come delegata della mio Istituto/Federazione, all’assemblea ordinaria della Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari (CMIS).

L’assemblea si è tenuta con un “ritardo” di due anni: infatti era stata programmata, ad Avila, alla naturale scadenza del quadriennio, ad agosto del 2020. In quella occasione era previsto, nei giorni precedenti l’assemblea,  il congresso aperto a tutti i  Membri che lo desideravano e, a seguire, l’assemblea riservata ai responsabili generali. Per le note vicende, legate alle restrizioni Covid, non è stato possibile attuare il programma e la CMIS ha quindi “sdoppiato” l’appuntamento in due momenti: il congresso, aperto ai membri, è diventato il “forum”, a cui tante/tanti di noi hanno potuto partecipare, e che si è svolto on-line in tre giornate:

7 maggio   →”Il cambio di epoca”;

21 maggio →” Discernimento”;

 4 giugno → “Il coraggio di profetizzare”.

L’assemblea, che prevede l’elezione del Consiglio esecutivo, doveva tenersi in presenza o utilizzando il voto per posta.

Su consiglio e con l’approvazione della Congregazione, la CMIS ha quindi optato per l’assemblea in presenza che si è tenuta appunto a Roma dal 24 al 28 agosto scorso. L’assemblea ha avuto quindi lo scopo principale di rinnovare il “governo” della CMIS, eleggendo i nove membri del consiglio esecutivo che a loro volta hanno eletto il consiglio di presidenza formato da tre membri. Colui, o colei, che ha ottenuto il maggior numero dei voti ha il titolo di presidente senza alcun potere decisionale, agisce come coordinatore.

Le votazioni si sono svolte in un clima sereno, e grande merito credo sia da riconoscere a Valentina, presidente della “commissione elettorale”, (cioè preposta con altri due membri al momento del voto e dello scrutinio) che, soprattutto all’ultima votazione, ha richiamato l’assemblea al suo compito di scelta responsabile e secondo criteri “alti”…

Antonio Vendramin, (che ha ottenuto il maggior numero di voti) ha ritenuto giusto “lasciare” la presidenza ad Elba, in riconoscimento del fatto che la maggioranza degli I. S. sono femminili.

Al di là degli adempimenti statutari, l’assemblea ha offerto due momenti a loro modo unici: l’udienza del Santo Padre Francesco, che ci ha donato un discorso che, sono certa, tutti gli Istituti prenderanno in considerazione per riflettere.

Un altro momento molto bello e, a mio parere molto importante, la relazione della dott.ssa Daniela Leggio, Officiale della Congregazione IVCSVA, di cui anticipo il titolo: “DALLA SINODALITÀ, L’AUTORITÀ DEL SERVIZIO”, rimandando alla lettura integrale e alla riflessione di entrambi gli interventi…”

Maria Rosa Razza

 P.S. Altre notizie si possono trovare nel sito della CMIS.

Convegno internazionale 2022 – Video diretta

Dal 28 luglio al 1 agosto 2022 si terrà a Roma il Convegno internazionale della Federazione 2022 dal titolo: 

«Tenete l’antica strada e fate vita nuova» (Rc 7, 22):
tradizione e riforma nella spiritualità e nella vita delle Compagnie secondo sant’ Angela Merici
Il nostro peculiare modo di vivere la sinodalità ecclesiale

Clicca qui per scaricare il programma:


La diretta streaming dei vari interventi sarà possibile seguirla anche attraverso i video che verranno caricati qui sotto:

 








     

In ricordo di Anna Zappalà

Il 13 maggio 2022 Anna Zappalà della Compagnia di Catania (Italia) ha raggiunto lo Sposo dopo 97 lunghi anni di vita.

La vita senza fine che ora gode in compagnia di S.Angela e di tutte le sorelle che contemplano il luminosissimo Volto di Gesù loro Sposo, Maestro e Signore arricchiscono il cielo di  gloria e la terra di gioia e di speranza nuova.

I suoi lunghi anni di vita sono stati anni di dedizione totale a Dio. Ha servito il Signore, adempiendo con grande professionalità il suo lavoro di insegnante e responsabile di scuole primarie, secondarie e superiori. Ha servito il Signore con gioia nella Compagnia di S.Orsola come figlia di S.Angela e come responsabile della Compagnia, vivendo e formando molte consorelle alle virtù che S.Angela nella Regola enuncia, raccomanda e consegna ad ogni sua figlia .

Ha sempre avuto a cuore, la Compagnia mondiale; pregava e faceva pregare, gioiva e condivideva la gioia di sapere che il carisma di S.Angela varcava i confini italiani, europei e si sviluppava in Africa, in America , in Asia ….per tutte queste giovani creature (nuove Compagnie e/o Gruppi) frutto dello Spirito che soffia dove vuole, Anna, univa alla preghiera la carità. La sua solidarietà anche economica per aiutare la crescita formativa, umana e spirituale dei membri di Compagnie più bisognose è sempre stata una priorità e nel 2021 mentre sentiva venir meno le sue forze e la sua vita, ha lasciato una cospicua somma per queste intenzioni

La consorella Pina che da molti anni ha seguito e accompagnato Anna nell’affrontare tutte le difficoltà che il declino della vita e della salute porta con sè, l’ha seguita fino all’ultimo respiro.

Lei, per il trigesimo di Anna, celebrato il giorno 13 giugno c.m. in Casa Sant’Angela di Paternò (CT) dove Anna, ha operato, pregato e lavorato  con ragazzi e giovani studenti e i loro  genitori, ha preparato e consegnato a tutti i partecipanti alla celebrazione e a chi ha conosciuto e amato Anna, questo ricordo che ora consegna pure a noi:

 

Riconoscenti di averla avuta come sorella e madre eleviamo una preghiera di lode e ogni giorno, operiamo per avere in eredità la benedizione.

Valeria Broll

“La Sindone” di Mons. Tamiozzo

Mons. Giandomenico Tamiozzo è un prete della diocesi di Vicenza. Da parecchi anni segue il piccolo gruppo delle consorelle vicentine; conosce e apprezza Sant’Angela Merici e il suo carisma. È un profondo conoscitore “dell’uomo della Sindone” e, con questo articolo (proposto alle Figlie di Sant’Angela)  ci aiuta ad entrare in un percorso scientifico, storico, biblico e di fede.

A lui il nostro grazie sincero.

 

Papa Francesco agli Istituti Secolari

Papa Francesco ci ha fatto un altro regalo: in occasione del 75° anniversario della C. A. Provida Mater Ecclesia (2 febbraio 1947) ha inviato una lettera alla Presidente della Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari. Ci aiuti anche questo testo a vivere con gioia e impegno la nostra vocazione!

Nello stesso carisma… con responsabilità 01/2022

A questo LINK il nuovo numero di “Nello stesso carisma… con responsabilità”

In particolare segnaliamo alla vostra lettura l’articolo scritto da Mons.  Adriano Tessarollo


FEDELTÀ: IERI, OGGI E DOMANI.

Compagnie e Compagnia: la Compagnia di sant’Orsola ‘unisce insieme’ una pluralità di Compagnie sparse nel mondo, in un unico Istituto.

Sant’Angela nel riunire le ‘figlie’ in Compagnia ha preso ispirazione da Gesù che ha iniziato in suo ministero chiamando attorno a Sé dei discepoli per servire insieme il Regno di Dio.

Ma tutto era incominciato quando una giovane donna, Maria di Nazaret, si è aperta alla chiamata di Dio che la chiamava a mettersi a servizio del suo disegno di salvezza, disegno nel quale Maria si è lasciata coinvolgere giorno dopo giorno in maniera sempre nuova e non programmata da Lei. Così Maria è diventata modello anche per i primi discepoli di Gesù, chiamati insieme a immergersi nel suo disegno (discepoli), e poi mandati (apostoli) a coinvolgere altri in quel disegno di Grazia affidato loro da Gesù. Quanta ‘vita nuova’ hanno dovuto fare Maria e gli Apostoli nel corso della loro chiamata e missione, a fronte delle nuove situazioni che si sono trovati a vivere, prima in Galilea, poi spostandosi con Gesù in tutta la Giudea, fino nella grande città di Gerusalemme e poi ‘fino ai confini del mondo. Quale cambiamento hanno dovuto vivere rispetto agli inizi della loro sequela nel villaggio di Nazareth, o nella cittadina di Cafarnao o attorno ai villaggi intorno al lago di Galilea!

Ma vediamo più da vicino come è iniziata e poi proseguita l’esperienza di Maria e dei discepoli/apostoli alla scuola di Gesù e dello Spirito, tenendo lo sguardo anche sul nostro cammino personale e delle nostre Compagnie con il cambiamento avvenuto e accolto nel passaggio da singole compagnie alla nuova forma di unica Compagnia di sant’Orsola risultate dalla Federazione della varie Compagnie nell’Istituto secolare Sant’Angela Merici.

  1. Gesù ha coinvolto i discepoli in un cammino non individuale ma personale, un cammino che richiede l’adesione a scelte comuni, accolte e non subite (comunitario quindi per l’adesione di tutti e non collettivo perché imposto a tutti). E’ questo lo spirito ecclesiale sta all’origine della chiamata di Gesù e della risposta libera e aperta del discepolo (come Maria e i discepoli/apostoli. Questa chiamata esige una risposta libera e aperta ed è racchiusa nell’idea stessa di conversione, come atteggiamento di continua disponibilità a seguire Gesù e lo Spirito che continuamente ci precedono, camminano avanti a noi e chiedono di seguirli. Possiamo pure noi pensare come il nostro concreto itinerario vocazionale abbia richiesto e continui a richiedere continue conversioni proprio per obbedire alla nostra vocazione di consacrate nella secolarità nella Compagnia/Istituto di ‘servire insieme il Signore’ e alla nostra missione di proporre ad altre di unirsi a noi per ‘servire insieme il Signore’.
  2. Conversione a chi e a che cosa? Verso una sempre più coerente adesione e testimonianza di fedeltà a Dio e di servizio alle sorelle e con le sorelle nella Chiesa a favore del ‘mondo/uomo’. Conversione personale continua alle vie di Dio, conversine non imposta ma cercata e accolta, come è successo ad un certo Saulo di Tarso, il persecutore dei primi cristiani nell’intento di vivere in fedeltà alla Legge mosaica, divenuto poi Paolo l’apostolo di Gesù Cristo. Egli ha il coraggio di chiedere: “Che devo fare, Signore” (At 22,10). Per servire alla chiamata e alla missione di Signore Gesù, dobbiamo essere disponibili primi ad ascoltare la parola di Dio nelle Sacre Scritture, nella nostra Regole, nelle Costituzioni, nelle indicazioni della Chiesa e nei cambiamenti storici che ci toccano da vicino, continua conversione a lasciarci permeare della sua grazia, tutte realtà e doni del Signore che spesso chiedono di farci uscire dal nostro individuale modo di vedere le cose e anche tante nostre consolidate abitudini di vita. Conversione per comprendere sempre più Gesù, il suo amore, entrare nel mistero di Dio, comprendere e riscoprire il carisma mericiano, aprirci allo Spirito che ci spinge a ‘incarnare il nostro carisma nel nostro territorio e nel nostro tempo.
  3. Cosa richiede ad ognuna di noi, ogni Compagnia e a tutto l’Istituto l’atteggiamento di conversione? Come dicevamo sopra, ci viene chiesto di aderire alle scelte comuni, contro la tentazione dell’immobilismo e la presunzione individualistica o delle singole Compagnie. Ogni Compagnia è chiamata a camminare insieme con l’Istituto per dare testimonianza di comunione nel medesimo ‘carisma’. Solo il continuo e rinnovato ascolto del Verbo, della Chiesa e della vita, attraverso la ‘luce’ del Carisma mericiano permetteranno ancora alle Compagnie di camminare insieme nell’Istituto nella fedeltà alla vocazione abbracciata e di offrire tale opportunità a nuove possibili vocazioni.
    C’è necessità di esperienze condivise di vita, personali e comunitarie, ancorate al Vangelo, alla Regola e Costituzioni, aperte appunto alle istanze del nostro tempo e alle esigenze e situazioni dei luoghi e situazioni dove vivono le singole Compagnie in unità alla Compagnia/Istituto: qui sta l’opportunità doppia che deriva dell’essere Compagnia unica Compagnia/Istituti, risultante dalla Federazione delle singole Compagnia, legandoci le une alle altre e rendendoci tutte compagne nel viaggio che è la vita di fede e di servizio al Vangelo di Gesù e al mondo di oggi. La Fedeltà alla Parola, al cammino della Chiesa, alla Regola e alle Costituzioni permetterà di superare vecchi devozionismi e obsolete pratiche religiose. Anche le devozioni popolari, nella misura in cui esprimono desiderio di approfondimento della fede e della preghiera vanno valorizzate, come pure ogni occasione di incontro, di formazione e di condividere e comunicare gioie e speranze.
    Il desiderio di fare esperienza di vita ecclesiae nella Compagnia ha bisogno di trovare nella  vita delle Compagnie/Istituto la “casa di comunione”, la “dimora ospitale” dove si costruisce mediante una spiritualità di comunione resa salda dal Signore e dalla Parola della sua grazia. La Compagnia deve diventare “scuola di comunione ecclesiale”, una reale comunità di discepole che si lasciano evangelizzare, che si fa carico di tutte le sorelle, in servizio alla chiesa/mondo in cui vive,  valorizzando le opportunità già esistenti e immaginandone di nuove. Bisogna avere il coraggio di accogliere l’invito alla sinodalità rivolto a tutte, nel paziente ma deciso “discernimento comunitario del carisma” e delle scelte che esso ci chiede, aperte a tutti i doni che lo Spirito effonde, e che fanno camminare insieme, sui sentieri del Vangelo stimolando tutte a tradurre la fede in scelte di comunione e di vicinanza reale nella carità.
    E non dobbiamo aver paura perche la nostra vocazione/missione ha il suo fondamento in Gesù  la cui presenza e azione ci è stata riassunta in questo tempo natalizio nei suoi due nomi: Emmanuele, preannunciato dall’oracolo di Isaia e Gesù indicato dall’Angelo del Signore a Giuseppe. Emmanuele significa Dio con noi e Gesù significa che egli salverà il suo popolo dai suoi peccati.

Dunque di che dobbiamo avere paura se Dio è con noi per salvarci?

+ Adriano Tessarollo