Condividiamo la rubrica AI LETTORI di Caterina Dalmasso pubblicata nel 1° numero del nostro giornalino.
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[E venne una voce dal cielo]
“Tu sei il Figlio mio, l’amato:
in te ho posto il mio compiacimento”. (Mc 1,11)
“… sono continuamente fra loro con l’Amatore mio,
anzi nostro e comune di tutte…” (Rc 5,38)
L’Amato è Gesù Cristo il Figlio di Dio…
Quando penso a Sant’Angela, donna biblica, comprendo dove abbia attinto i suoi insegnamenti, anzi il suo carisma: dalla Parola di Dio.
Ma quella dell’Amato è una parola che viene direttamente dal cielo e si ode sulla terra. Così si esprime Marco nel suo Vangelo, raccontando il battesimo di Gesù.
Nel battesimo, con il dono dello Spirito, il Padre fa sentire la sua voce e riconosce e si compiace nel Figlio… l’Amato.
Sant’Angela è con noi con l’Amatore…
Ripensando a questa frase biblica, a questa voce dal cielo, apprezzo e valorizzo ancora di più la presenza di Sant’Angela fra noi, con l’Amato del Padre che si rende presente continuamente con noi come comune Amatore.
E l’Amatore … sarà il centro di unità nella prossima assemblea…
Hanno fatto bene quindi la presidente, con il Consiglio della Federazione, a pensare al motto della prossima assemblea in sintonia con questo insegnamento biblico e mericiano: Gesù Cristo unico tesoro!
E con l’Amatore … una vita sponsale…
Ritroviamo anche nelle Costituzioni l’esempio di Sant’Angela, quasi l’eco alle parole bibliche: “[Angela]… unita con atteggiamento sponsale al Figlio di Dio, suo “Amatore”.
Sia questo quindi il nostro programma nell’anno dell’Assemblea della Federazione, nel 60° di riconoscimento del
nostro Istituto: ritornare continuamente, e tutte insieme, al primo e unico Amore, all’unico Tesoro e vedremo ancora cose mirabili…
L’Amatore mio, anzi nostro e comune di tutte…
È un amore personale e cominitario, senza invidia e gelosia…
Si tratta di una comunione di amore che è reciprocità, come leggiamo nel Cantico dei Cantici: “Il mio diletto è per me e io per lui…” (Ct 2, 16) “Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me” (Ct 6, 3)
A noi, vergini della Compagnia, Sant’Angela suggerisce di “Vivere come si richiede alle vere spose dell’Altissimo”. (R pr,23)
E’ una questione di essere e non di fare, è una questione di cuore e non di ragionamenti.
E’ grande l’amore, è unico l’amore, è forte l’amore …“Sono malata d’amore” ( Ct 5, 8) ripete la sposa del Cantico dei Cantici. “Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo”. (Ct 8, 7)
Niente ci separerà dall’amore di Cristo…dice la Parola di Dio.
Angela Merici, unita con atteggiamento sponsale al Figlio di Dio, suo “Amatore”, ha dato vita alla Compagnia di Gesù Cristo e le grandi acque, i tanti fiumi dei secoli non sono riusciti a travolgere questo meraviglioso carisma che perdura e durerà finchè il mondo durerà.
Il cantico e Sant’Angela sembrano sussurrare: Il Signore è il tuo diletto, è il tutto della tua vita, fidati di Lui perché Lui è per te…
Possiamo pregare con il cantico: “Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore…” (Ct 6, 6) e con parole nostre ripetere:
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, Signore,
e poiché forte come la morte è il tuo amore per me,
forte fino alla morte sia il mio amore per te… Così sia!
Caterina Dalmasso
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