Beato Rosario Angelo Livatino

Noi concittadini del “Giudice ragazzino”, figli della terra di Sicilia siamo orgogliosi di aver vissuto e conosciuto il nuovo BEATO proclamato il 9 Maggio 2021, nella cattedrale dell’Arcidiocesi di Agrigento.  Rosario Angelo Livatino è il magistrato martire che la chiesa universale ci offre come esempio di fede e virtù.

Nato a Canicattì (AG) il 3 Ottobre 1952 fu ucciso dalla mafia il 21 Settembre 1990, mentre si recava al tribunale di Agrigento. Quel giorno i suoi assassini credevano di spegnere una luce invece hanno acceso un faro.

Sin da bambino si mostrava benevolo, crescendo divenne uno studente esemplare molto disponibile verso i compagni; da adulto fu sempre responsabile dei ruoli che riceveva, comprensivo e umano verso tutti.  Persona ordinaria e di fede, capace di riempire di Dio il luogo del suo lavoro, conduceva una vita ordinaria: l’attenzione verso i suoi anziani genitori, l’impegno per le attività professionali; l’ordine e la puntualità, il coraggio e la fermezza caratterizzavano il suo stile di vita.

Non accettava particolarità e non cercava raccomandazioni. Persona comune tra tanta gente, faceva la fila negli uffici aspettando regolarmente il turno; non usava mai il suo titolo professionale per trovare vie più brevi. La sua condotta è stata caratterizzata da un’altissima levatura morale e da uno spiccato senso del dovere.

 Anche nel suo cammino spirituale testimoniò la sua rettitudine; dopo aver maturato la scelta di ricevere la cresima da adulto, frequentò regolarmente gli incontri di catechesi manifestando interesse e partecipazione, ma soprattutto il gran desiderio di essere un buon cristiano capace di seguire e testimoniare Cristo, annunciando il Vangelo attraverso la lotta all’ingiustizia, il contrasto della corruzione e la promozione del bene della persona e della comunità.

Ponendosi “Sub Tutela Dei” e ispirandosi ogni giorno al Vangelo ha vissuto la sua vita offrendoci un luminoso esempio di santità laicale.

Ha vissuto la beatitudine dei perseguitati per la giustizia, illuminato dallo Spirito Santo con impegno quotidiano, ha offerto il culto a te gradito attraverso l’amore per la giustizia e la carità per i fratelli.

Fu una persona che non fece niente di straordinario se non quello di condurre con onestà la sua vita; ricercatore attento della verità, incarnò la beatitudine di «quelli che hanno fame e sete della giustizia» e che per essa «sono perseguitati» (Mt 5,6.10). La mano di un killer lo ha colpito uccidendo l’uomo, ma non la sua testimonianza di vita e i principi morali in cui credeva.

Adesso siamo noi ad essere invitati a conoscerlo e ad imitare le sue virtù. A ciascuno di noi, un giorno verrà chiesto “non quanto sono stato credente ma quanto sono stato credibile”. Facciamo tesoro della testimonianza del beato Rosario Livatino, un “santo della porta accanto” il quale attraverso la sua vita ordinaria, ha realizzato qualcosa di straordinario agli occhi di Dio donando la sua vita per la giustizia.

Devoti del Beato R. A. Livatino