NICOLE JEANDOT
Nicole Jeandot, di origine francese, è nata nel 1925 ed è tornata alla casa del Padre nel 2016. Ha studiato nella sua terra e si è laureata in Etnomusicologia, disciplina che ha lo scopo di capire la musica in un determinato contesto socio-culturale, specialmente le canzoni folcloristiche dei vari popoli, con scopi etnografici. Nel 1960, a 35 anni, ha lasciato la Francia e si è trasferita in Brasile, inviata dal governo francese, che aveva fatto un accordo con il governo brasiliano per una permanenza di sei anni, al fine di conoscere e approfondire gli stili musicali di alcuni popoli di quel Paese. Per questo ha vissuto per alcuni anni a Caxias do Sul e São Luís do Maranhão. Poi però non è rientrata in Francia, ma si è fermata in quella terra che l’aveva conquistata! È arrivata a Suzano (San Paolo), nel 1977, come missionaria, ed è sempre stata impegnata nell’assistenza alle famiglie, ai malati e ai più bisognosi. È stata anche animatrice di comunità, dove ha condotto seminari per genitori e insegnanti del distretto. Il suo lavoro ha meritato la stima e l’ammirazione del governo francese, che tramite il suo Consolato l’ha onorata con la consegna di un attestato di riconoscimento del lavoro svolto, nel 2002, presso il Centro Culturale di Suzano. Nello stesso anno ha ricevuto un omaggio nella Cȃmara Municipal, con il titolo di Cittadina Suzanense. Ha trascorso il resto della sua vita nella periferia di Suzano, dove ha insegnato musica ai bambini di strada e ha contribuito alla nascita e alla formazione della “creche” (scuola dell’infanzia), realtà ora gestita dalla diocesi di Mogi das Cruzes. Nicole è stato la pioniera della Compagnia in Brasile, dove ha vissuto fino alla fine dei suoi giorni. Ha fatto conoscere e guidato la Compagnia sia al Nord-Est che al Sud del Brasile. E ha redatto per 30 anni il giornalino “O Liame” (Il Legame) che serviva a tenere unite e a formare le consorelle del nord e del sud. Ha fatto nascere la Conferenza brasiliana degli Istituti Secolari brasiliani, alla quale ha dato il suo apporto e sostegno. È stata pure consigliera internazionale della Federazione per molti anni, portando il suo notevole contributo di idee. Nicole è stata fedele all’Istituto fino alla fine, e ha avuto, come diceva S. Angela: “… Gesù come suo unico tesoro”. “Abbiamo avuto la grazia di conoscerla e di incontrarla parecchie volte, ammirando le sue capacità, la sua vera amicizia, la piena condivisione del carisma mericiano e l’apertura alla mondialità. Donna energica, colta, saggia, di grande fede, di straordinaria dedizione agli ultimi e amante della Compagnia. Uno stile secolare nella professione, nel comportamento e nelle azioni, anche nel fare il bene … il tanto bene che ha seminato nel mondo. Una lunga vita di bene per godere ora la corona della verginità”.